venerdì 26 marzo 2010

IL Livello di essere

Ciao a tutti questo è il mio primo blog. Ho pensato che prima di capire e soddisfare le esigenze del cliente ,dobbiamo conoscere se stessi! Il primo cliente da fidelizzare siamo proprio noi stessi. Spero che vi piaccia e buona lettura! Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? A che scopo viviamo? Perché viviamo? Indubbiamente il povero animale intellettuale erroneamente chiamato uomo non solo non sa, ma nemmeno sa di non sapere… La cosa peggiore di tutte è la situazione così difficile e così strana in cui ci troviamo: ignoriamo il segreto di tutte le nostre tragedie, eppure siamo convinti di sapere tutto… Si porti un mammifero razionale, una di quelle persone che nella vita si credono influenti, nel bel mezzo del deserto del Sahara, lo si lasci lì, lontano da qualsiasi oasi, e si osservi da un velivolo tutto quello che succede… I fatti parleranno da soli: anche se l’umanoide intellettuale si crede forte e molto uomo, in fondo è spaventosamente debole… L’animale razionale è stupido al cento per cento: pensa di sé le cose migliori, crede di poter sviluppare in modo meraviglioso tutte le sue potenzialità grazie all’asilo, alla scuola elementare, alle medie, al liceo, all’università, ai manuali di comportamento, al prestigio del padre, ecc., ecc… Purtroppo, dopo tanta istruzione, buone maniere, titoli e denaro, sappiamo bene come un mal di stomaco ci rattristi e come in fondo continuiamo ad essere infelici e miserabili… Basta leggere la storia universale per sapere che siamo gli stessi barbari di una volta e che invece di migliorare siamo peggiorati… Questo XX secolo, con tutta la sua spettacolarità, le sue guerre, la prostituzione, la sodomia mondiale, la degenerazione sessuale, la droga, l’alcol, l’esorbitante crudeltà, l’estrema perversità, la mostruosità, ecc., ecc., è lo specchio in cui dobbiamo guardarci. Non esiste dunque una valida ragione per vantarci di aver raggiunto una fase superiore di sviluppo… È assurdo pensare che il tempo significhi progresso; purtroppo gli illustri ignoranti continuano a rimanere imbottigliati nel dogma dell’evoluzione… In tutte le nere pagine della buia storia troviamo sempre le stesse orrende crudeltà, ambizioni, guerre, ecc… Tuttavia i nostri “supercivilizzati” contemporanei sono ancora convinti che quello della guerra sia soltanto un fatto secondario, un incidente passeggero che non ha niente a che vedere con la loro tanto vantata “civiltà moderna”. Ciò che conta è senz’altro il modo di essere di ogni persona: alcuni saranno ubriachi, altri astemi; questi onesti, quegl’altri dei mascalzoni. Nella vita c’è di tutto…
La massa è la somma degli individui: quello che è l’individuo è la massa, il governo, ecc… La massa è quindi l’estensione dell’individuo; non è possibile la trasformazione delle masse, dei popoli, se l’individuo, se ogni persona non si trasforma … Nessuno può negare l’esistenza di diversi livelli sociali: c’è gente di chiesa e di postribolo, di commercio e di campagna, e così via. Allo stesso modo esistono anche differenti livelli dell’Essere. Ciò che siamo internamente, magnanimi o meschini, generosi o taccagni, violenti o pacifici, casti o lussuriosi, attrae le diverse circostanze della vita… Un lussurioso attrarrà sempre le scene, i drammi e persino le tragedie di lascivia in cui si vedrà coinvolto… Un ubriaco attrarrà gli ubriachi e ovviamente si ritroverà sempre nei bar e nelle osterie… Cosa attrarrà l’usuraio? e l’egoista? Quanti problemi, disgrazie, guai con la giustizia? Tuttavia la gente amareggiata, stanca di soffrire, ha voglia di cambiare, di voltar pagina nella propria storia… Povera gente! Vuole cambiare e non sa come fare, non conosce il modo; si trova in un vicolo cieco… Quello che gli è successo ieri gli succede oggi e gli succederà domani; ripete sempre gli stessi errori e non impara le lezioni della vita neppure a cannonate. Nella vita di questa gente si ripete ogni cosa: dice le stesse cose, fa le stesse cose, si lamenta delle stesse cose… Questa noiosa ripetizione di drammi, commedie e tragedie continuerà finché avremo dentro di noi gli elementi indesiderabili dell’ira, della cupidigia, della lussuria, dell’invidia, dell’orgoglio, della pigrizia, della gola, ecc., ecc… Qual è il nostro livello morale? o per meglio dire: qual è il nostro livello di Essere? Finché il livello di Essere non cambierà radicalmente, tutte le nostre miserie, le scene, le disgrazie e le sventure continueranno a ripetersi… Tutte le cose, tutte le circostanze che avvengono fuori di noi, sullo scenario di questo mondo, sono esclusivamente il riflesso di ciò che abbiamo dentro. A ragione possiamo affermare solennemente che “l’esteriore è il riflesso dell’interiore”1. Quando si cambia interiormente, e il cambiamento è radicale, anche l’esteriore, le circostanze, la vita, cambiano. In questo periodo (2010) ho osservato un gruppo di persone, molto vicino a casa mia, ragion per cui ho potuto studiarlo da vicino… Essere poveri non sarà mai un delitto, ma la cosa grave non è questa, bensì il loro livello di Essere… Ogni giorno litigano tra loro, si ubriacano, si insultano a vicenda, diventano gli assassini dei loro stessi compagni di sventura, vivono in immonde baracche dove invece dell’amore regna l’odio… Molte volte ho pensato che se uno qualsiasi di costoro eliminasse l’odio, l’ira, la lussuria, l’ubriachezza, la maldicenza, la crudeltà, l’egoismo, la calunnia, l’invidia, l’amor proprio, l’orgoglio, ecc. che ha dentro di sé, incomincerebbe a piacere ad altre persone, si assocerebbe, per la semplice Legge delle Affinità Psicologiche, a gente più raffinata, più spirituale; queste nuove relazioni sarebbero determinanti per un cambiamento economico e sociale… Questo sarebbe il sistema che permetterebbe a tale persona di abbandonare il “porcile”, l’immonda “cloaca” in cui vive… Pertanto se vogliamo davvero cambiare in modo radicale, la prima cosa che dobbiamo comprendere è che ognuno di noi – sia esso bianco o nero, giallo o rosso, ignorante o istruito, e via dicendo – si trova ad un certo livello di Essere. Qual è il nostro livello di Essere? Ci avete mai riflettuto? Non è possibile passare ad un altro livello se ignoriamo lo stato in cui ci troviamo.

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